Il grande ritorno del Rock Auser Albi

Esiste ancora il Rock? Prima di fare avanzate ipotesi antropologiche, sociologiche, prima ancora che musicali sul genere che ha cambiato la vita di qualche generazione, sicuramente delle migliori, vale la pena soffermarsi sull’altro lato. Più che il Rock esistono ancora gli appassionati di questo baluardo musicale leggendario e imprescindibile. E poiché la vera passione non conosce ostacoli né intervalli, diciamo subito che il Rock è vivo.

Per vari motivi, anche di carattere economico e organizzativo, molti festival Rock non si organizzano più in Italia, da Nord a Sud, ma c’è chi resiste o ritorna alla grande, come è il caso del Rock Auser Albi. Dopo qualche anno di pausa, gli amici della Presila ritornano con un festival che tanti appassionati ha riunito e tanti consensi ha avuto in passato. Molte sono le band locali che hanno già aderito e ne parleremo fra poco, in maniera più approfondita, dando la parola ai nostri amici presilani, ma fra qualche mese – se non addirittura prima – si sapranno anche i nomi degli ospiti nazionali ed internazionali che aderiranno. Il Rock Auser coniuga la passione per il Rock, l’entusiasmo di un gruppo coeso di organizzatori ed un pubblico appassionato con la vitalità ulteriore dell’associazionismo, che è sempre stato vicino e fa tutt’uno. Tutte componenti essenziali, con una dedica particolare, che scopriremo nelle risposte. Ma ora via, con la parola agli amici del Rock Auser Albi…

> Come è nata l’idea di ripartire di nuovo con il Rock Auser Albi dopo qualche anno di pausa?

Già da qualche anno avevamo ricevuto tante sollecitazioni di amici e appassionati che ci chiedevano con insistenza di ritornare, la passione e la voglia erano intatte ma le difficoltà ci sembravano insormontabili. Le continue richieste del pubblico e la prematura scomparsa del nostro amico Giacomo Rossi (uno dei tre fondatori) ci hanno dato la spinta finale.

> Quest’anno il Rock Auser ha una dedica speciale?

L’amico Giacomo Rossi è stato uno degli artefici del festival, non potevamo attendere ancora, avevamo l’urgenza e il bisogno di fargli una dedica speciale, quale migliore occasione se non quella di riprendere il Rock Auser come tributo alla sua indelebile figura?

> Qual è stata la reazione del vostro pubblico affezionato e dei vari appassionati, a questa notizia?

Il pubblico ha risposto con entusiasmo e partecipazione, quando è stato ufficializzato il ritorno abbiamo ricevuto molti attestati di stima sulla pagina Facebook (nonostante fosse stata per qualche anno in standby), ma soprattutto è stato molto stimolante ricevere numerosi incoraggiamenti anche da un pubblico più tradizionale. Adesso però chiediamo a tutti gli amici e appassionati un sostegno propositivo, abbiamo bisogno della partecipazione attiva di tutti gli interessati, vogliamo che ognuno di loro si senta parte integrante del Rock Auser 2024, a breve quindi lanceremo delle iniziative di sostegno al festival, ci aspettiamo una risposta solidale che ci consenta di guardare al futuro con rinnovata fiducia.

> Che tipo di pubblico potrà avere il Rock Auser quest’anno?

Siamo ripartiti con un approccio diverso rispetto al passato, nelle prime riunioni abbiamo avuto oltre allo zoccolo duro degli appassionati più fedeli, anche una nutrita partecipazione di giovani. La cosa ci fa ben sperare, infatti siamo intenzionati a creare qualcosa di diverso, in linea con i tempi che cambiano velocemente. L’idea base è quella di creare un piccolo villaggio dove sin dal primo pomeriggio si potrà non solo ascoltare musica, ma anche assistere e partecipare ad eventi culturali e ricreativi. Ovviamente siamo ancora in fase di studio sulla fattibilità delle idee che abbiamo in mente.  Stiamo anche mettendo a punto una campagna promozionale per far conoscere il Rock Auser anche ai ragazzi che magari per motivi anagrafici non hanno mai potuto partecipare. Naturalmente il pubblico più fedele è sempre in cima ai nostri pensieri.

 > C’è la possibilità di avere qualche anticipazione sul programma?

Il Festival inteso anche come tributo, come già detto partirà nel pomeriggio con concerti di band regionali che hanno già entusiasticamente chiesto di potersi esibire; infatti, sono già sei i gruppi che hanno aderito: Black Night, Hertz, Paul Costyn & Peppe Sanzi band, Neraluce, Mantra3, Orangorock, Moondogs e Walking Trees.

Per ciascuna delle due serate stiamo poi per concludere con dei gruppi headliner, al momento manca ancora qualche dettaglio, ma ci stiamo movendo nel solco della tradizione e presto annunceremo i nomi delle due band con dei concerti in esclusiva assoluta per la Calabria.

intervista esclusiva di Aurelio Fulciniti

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