Archivio mensile:novembre 2021

Pino Simone, poeta in bianco e nero.

Trasportare una città in immagini e mostrarla attraverso l’incanto e il mistero dei suoi luoghi e delle persone che la vivono non è cosa semplice, ma Pino Simone fino ad oggi c’è riuscito. Nelle sue fotografie c’è una ricerca accurata non solo dal punto di vista tecnico, ma anche e soprattutto delle emozioni. Chi vive la città con noncuranza e senza alzare lo sguardo o ampliare i propri orizzonti verso la personalità e la bellezza dei luoghi, stavolta deve fare i conti con uno sguardo diverso ma al tempo stesso l’unico reale, che attrae e illumina anche con il bianco e nero. Ma non sono solo i luoghi a catturare, bensì anche le persone: capita di vedere volti e figure che non conosciamo, ma che nelle sue foto diventano autentiche e leggibili come un libro aperto, unite da una profonda ed inseparabile commistione fra la semplice umanità e il mistero che ognuno di noi si porta dietro. Ma Pino è anche un artista colto, con notazioni letterarie e pittoriche. La foto che scegliamo per illustrare l’articolo è sua e ritrae un noto bar di Catanzaro visto attraverso la vetrina esterna e con le suggestive luci notturne, unite al fascino del bianco e nero di Pino. Un’immagine che ci ricorda istantaneamente “Nighthawks” (“I nottambuli”), il celebre quadro di Edward Hopper, qui ben riconoscibile anche ad accostarlo con il pensiero e che ha ispirato scrittori e fior di registi. L’opera del pittore statunitense, considerata da alcuni celebri critici “Il Grande dipinto americano”, diventa per l’occasione un piccolo, significativo affresco cittadino. Grande merito a Pino, dunque, e ora lo intervistiamo, chiedendogli di lui e delle sue opere. 

 – Iniziamo da una domanda quasi banale, ma che alla fine dei conti non lo è: come è nata la tua passione per la fotografia?

  • Non reputo la fotografia una semplice passione ma qualcosa di più, qualcosa che hai dentro e non si può spiegare. Sin da piccolo ero attratto dalla macchina fotografica, la fotocamera di famiglia e ci smanettavo. Tutto è nato all’età di diciotto anni, quando comprai la mia prima fotocamera e tanti, ma davvero tanti rullini.

– Nelle tue foto la città è protagonista. Quanto c’è nelle immagini del tuo amore per la città e in generale, come riassumeresti i contenuti e le sensazioni che la vista dei luoghi ti suscita e che vuoi trasmettere? 

  • Nelle mie foto c’è tutto l’amore per la mia città. Le sensazioni che provo non si possono spiegare a parole, perché le vedi nelle mie foto. Voglio dimostrare, a modo mio, il potenziale esistente senza guardare indietro.

– Quali sono invece i racconti e le impressioni che gli osservatori traggono dalle tue foto? In sostanza, quali sono i commenti delle persone che ti hanno colpito di più e ti colpiscono tuttora? 

  • “Che bella la tua Catanzaro!” Quest’ultimo commento di pochi giorni fa su Facebook riassume efficacemente le varie emozioni che gli osservatori traggono dalle mie foto. Oltre ai vari commenti sui social, mi capita di essere fermato per strada e di ricevere complimenti, ma anche critiche. Non a tutti piacciono le mie foto, naturalmente.  La maggior parte delle persone tende a guardare ed apprezzare solo le foto in stile cartolina. Ma soprattutto non tutti comprendono il pensiero che c’è dietro.

– Possiamo notare facilmente che nei tuoi luoghi, soprattutto del Centro Storico, il bianco e nero è protagonista. Non si nota oscurità o negatività ma ricerca, come un impulso che gioca a riscoprire i luoghi e ad esplorarli. Ci sbagliamo? 

  • Non vi sbagliate. Intanto la fotografia deve essere ricerca. Il messaggio che voglio trasmettere del centro storico con il mio bianco e nero non è per niente negativo o oscuro ma, nostalgico e misterioso. Da riscoprire, insomma.

– Quando vediamo una persona ritratta nelle tue foto, ci sembra di poter entrare nella storia di questa persona, di volerla capire, di immedesimarci. Ed è questo l’intento? 

  • Certo. I grandi maestri della fotografia ci hanno insegnato che dobbiamo fotografare l’anima delle persone. Sono orgoglioso di averti trasmesso queste emozioni.

– Oltre a quella nei confronti delle persone, nelle tue foto traspare anche una grande sensibilità nei confronti degli animali. Fa parte di te? 

  • Amo la natura a trecentosessanta gradi, ed ovviamente anche gli animali ne fanno parte. Però c’è di più. Se osservi attentamente le foto dei cani in compagnia dei loro padroni, ti accorgi che dietro a quelle foto un po’ ironiche c’è ricerca e racconto. Racconto la città attraverso i volti, l’amore delle persone verso i cani ed i luoghi.

– Passiamo ora alle citazioni che accompagnano le tue foto e che sono un tuo tratto distintivo. La prima che ci ha colpito è di Herb Caen: “Una città non si misura dalla sua lunghezza e larghezza, ma dall’ampiezza della sua visione e dall’altezza dei suoi sogni”. Tu come la interpreti? 

  • Le frasi non sono mie e non sono scelte a caso. Sulla frase sopra citata si dovrebbe riflettere tanto tanto tanto.  Esempio: Mi fa arrabbiare chiunque critichi Catanzaro, ed alla domanda del perché la critica, si tirano fuori sempre i parcheggi o altre minutaglie. Allora non è la città il problema,  ma sono le abitudini dei cittadini.

– E poi c’è questa, altrettanto bella e veritiera, di Vasily Grossman: “Se prendo il verde non vuol dire che intendo dipingere l’erba, e se prendo il blu non vuol dire che dipingerò il cielo. Il colore esprime lo stato d’animo dell’artista”. In effetti nelle tue foto i colori sono accesi a tal punto da occupare l’animo e rifletterci il tuo. Cos’è per te il colore? 

  • Il colore rappresenta non solo lo stato d’animo ma, anche la gioia di vivere questa città.

– L’ultima, su cui  siamo totalmente d’accordo, è di Pino Caruso, grande attore che con l’arma dell’ironia riusciva nel contempo ad essere sempre molto serio: “Una città non è come la fa il sindaco, ma come la fanno i cittadini”. Noi siamo super d’accordo. Tu cosa vuoi aggiungere in merito? 

  • Grande Pino Caruso, ma secondo me vale un po’ la stessa risposta che ti ho dato per la frase di Herb Caen.

Aurelio Fulciniti