Archivio mensile:dicembre 2020

Paolo Rossi è stato davvero uno di noi

Per me, che avevo otto anni, la vittoria del Mundial nel 1982 non è solo un ricordo di bambino, ma rappresenta tuttora un’emozione senza fine. E ritorno con la mente a quando, in un paesino di Calabria, su una collina affacciata sul mar Jonio come una grande terrazza, aprivo la finestra, appena terminò la finalissima con la Germania: un piccolo ed entusiasmante Carnevale di Rio, una festa mai vista in un paese di millecinquecento abitanti dove tutta quella gente in strada si vedeva solo il 27 luglio, alla processione del Santo Patrono. E non osavo immaginare quello che stava accadendo nelle grandi città, o sugli spalti del Santiago Bernabeu. Un entusiasmo così non si è mai più visto in Italia, neanche nel 2006. Quel giorno noi esultavamo davvero con Paolo Rossi e lui era davvero tutti noi. E ancora oggi, da tifoso, quando ho voglia di tornare bambino, penso ancora di voler aprire quella finestra.

Non è stato solo un calciatore, ma ha condiviso il destino dei grandi eroi: quello di essere e restare il simbolo di più generazioni: quelle che c’erano e quelle che ne hanno sentito raccontare. Più che del calcio, Pablito ha fatto parte dell’epica.

Aurelio Fulciniti